Julia Kristeva è una filosofa, critica letteraria, psicoanalista e teorica del linguaggio bulgara naturalizzata francese. È nata il 24 giugno 1941 a Sliven, in Bulgaria. Si è trasferita a Parigi nel 1966, dove ha studiato psicoanalisi e letteratura presso la Sorbonne.
Kristeva è conosciuta per il suo lavoro sull'intersezione tra psicoanalisi, linguaggio, letteratura, filosofia e politica. È stata influenzata da pensatori come Sigmund Freud, Jacques Lacan, Roland Barthes e Michel Foucault. Ha sviluppato concetti come il "semiotico" e il "simbolico" per descrivere le diverse modalità di espressione e significato nel linguaggio e nella cultura.
Tra le opere più famose di Julia Kristeva ci sono "Powers of Horror: An Essay on Abjection" (1980), "Revolution in Poetic Language" (1984) e "Strangers to Ourselves" (1991). Ha anche scritto saggi su artisti come Marcel Proust, Gustave Flaubert e Marguerite Duras.
Kristeva ha insegnato in diverse università, tra cui la Columbia University e la Università di Parigi VII. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro accademico e ha contribuito in modo significativo alla teoria critica contemporanea.
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